Il primo mese del mio Servizio Volontario Europeo è passato in fretta in questa deliziosa cittadina ai piedi dei Pirenei chiamata Pau, tra nuovi amici, nuova casa e tanto lavoro da fare con l’Associazione Pistes Solidaires.
Ho camminato per la città riempiendomi gli occhi di scorci magnifici; ho fatto conversazioni eccezionali condividendo passioni ed esperienze; ho impiegato ore per capire cosa comprare al supermercato; mi sono persa per le vie pedonali del centro mentre la luce della sera illuminava i tetti; ho conosciuto ragazzi e ragazze di ogni parte d’Europa e oltre, ciascuno con il suo accento e il suo modo particolare di parlare in francese; ho pedalato sotto la pioggia per poi capire che preferisco prendere il bus; ho fatto colazione in terrazza guardando le cime dei Pirenei innevati; ho osservato la gente passare alla stazione dopo aver perso il treno; ho bevuto birra artigianale nel covo degli indipendenti occitani; ho ballato per ore ad un concerto; ho mangiato baguette col burro come se non ci fosse un domani; ho lavorato con persone piene di idee e di voglia di fare…
E’ stato facile ambientarmi e trovare una mia quotidianità anche perché lo SVE è organizzato in modo tale da rendere le cose abbastanza semplici da tutti i punti di vista.
E ancora una volta ho avuto conferma del fatto che bisogna sempre avere il coraggio di partire, di fare le valige verso l’ignoto, di superare il mare, le montagne, i fiumi e affrontare il mondo, perché ciò che puoi trovare non è solo una nuova città, una nuova realtà e nuovi amici ma anche un’altra parte di te.